Lo scrivevo già nel lontano 2012, ma oggi ne sono ancora più convinto che sarebbe utile costituire a livello cittadino la “SALA OPERATIVA CONTRASTO AL DISAGIO SOCIALE“.
La S.O.S., operando con la stessa metodologia utilizzata per una centrale operativa di protezione civile in caso di calamità, metterebbe in condizione l’Ente Territoriale di lavorare “in rete” con tutti i soggetti pubblici e privati impegnati nel sociale/sanitario e presenti nel proprio territorio.
Scopo della S.O.S. sarebbe quello di monitorare costantemente il disagio sociale, individuare i Gruppi Vulnerabili (vecchi e nuovi), progettare gli interventi anche ai fini di reperire i fondi nonché coordinare l’azione nel sociale per evitare spreco di risorse economiche ed umane.
Tutto questo senza centralizzare l’azione e/0 destabilizzare il Terzo Settore, ma amplificando al massimo le potenzialità degli operatori impegnati, con una continua opera di confronto, dialogo e reciproco aiuto.