Tra i temi più gettonati negli articoli della stampa locale ed esternazioni social vi è sempre la questione verde pubblico cittadino.
Naturalmente, tutti hanno ragione se si continua a concepire lo “spazio verde” come un “giardino”, dove in maniera improvvisata e saltuaria piantiamo quello che ci aggrada ed eliminiamo i “fastidi”.
D’altronde, è la stessa Amministrazione Comunale tranese che con l’iniziativa “ADOTTA UN’AIUOLA” ha sempre promosso tale tipo di approccio.
Invece, bisogna partire dal presupposto che poiché le nostre Città hanno occupato abusivamente gli spazi naturali è necessario invertire tale processo, restituendo alla Natura quanto sottratto.
Quindi si dovrebbe, in maniera programmata e organizzata, valorizzare tutti quegli spazi disponibili piantando alberi, senza per forza creare piazze, piazzette o giardinetti.
L’Ente locale dovrebbe, costantemente, procedere ad espropriare tutti quei terreni che, a seguito delle lottizzazioni, sono stati classificati aree verdi o agricole ma di cui i privati conservano il possesso, solo nella speranza di un futuro cambiamente della destinazione d’uso (edificabile).
In tutto il territorio comunale andrebbe ripristinato l’ecosistema presistente, con un incremento del numero degi alberi, anche per favorire l’abbassamento della temperatura nel sito urbano, come suggerisce l’autore di questo libro.
Tutto questo comporta un investimento notevole certo, forse di più ma meglio di oggi, ma vogliamo parlare della ricaduta in termini di qualità della vita e posti di lavoro?