Tanti anni addietro mi capitò di ascoltare un Professore, uno di quelli bravi e con decenni di esperienza medica, il quale evidenziava come i giovani colleghi, pur avendo una buona specializzazione medica su una parte ben precisa del corpo, avessero però perso la “visione di insieme” del Paziente, con conseguente difficoltà alla diagnosi in caso di patologie “trasversali”.

Di conseguenza, essendo il corpo umano un organismo complesso e interconnesso, l’approccio non può essere limitato e/o periferico.

Questa riflessione, semplice e lapalissiana, andrebbe applicata anche nel caso delle nostre Città, prendendo atto come anch’esse siano “organismi complessi e interconnessi” nonché fragili.

Pertanto, anche le azioni che si vogliono intraprendere nella Città devono necessariamente tenere conto della “visione di insieme”.

L’esempio che possiamo tranquillamente citare oggi è quello degli “affitti brevi” o B&B, dove una politica che ha favorito il “turismo costi quel che costi” oggi si trova ad affrontare la carenza di alloggi e, di conseguenza, un decremento del numero della popolazione residente e, a ruota, il depauperamento dell’economia cittadina con la chiusura dei negozi di prossimità.

Amministrare, ieri – oggi – domani, non vuol dire “sparare” l’iniziativa/l’opera fantasiosa/prestigiosa fine a se stessa, ma operare in un continuo “ponderare e soppesare” soluzioni nel rispetto dell’interesse della Comunità/Territorio nel suo complesso.

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